Con un comunicato dello scorso 20 marzo, e una lettera all’ANCI di Antonio Caponetto, coordinatore della Struttura di missione ZES della Presidenza del consiglio dei ministri, è stata annunciata la piena operatività dello sportello digitale S.U.D. ZES, lo Sportello Unico Digitale per le attività produttive nella Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno d’Italia, per presentare la richiesta di autorizzazione alla Struttura di missione.
Il procedimento riguarda 2.550 comuni delle 8 regioni del Sud d’Italia e delle Isole. Online la sezione FAQ sul portale della Struttura di Missione ZES Unica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nella sezione sono contenute le risposte alle domande frequenti sulle procedure gestite nell’ambito della Zona Economica Speciale.
La struttura ricade tra le competenze affidate dal presidente del CDM all’on. Raffaele FITTO, ministro senza portafoglio per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR.
La piattaforma telematica è stata realizzata da Unioncamere ed è attiva dal 1° marzo, consentendo alle imprese di presentare le loro proposte e richieste attraverso un processo semplificato di Autorizzazione unica.
«Le ZES, zone economiche speciali, rappresentano un importante strumento strategico su cui la nostra Centrale cooperativa ha posto da sempre la massima attenzione - dichiara Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia -. Ad esse però vanno collegate le altre misure d'intervento urgente per l'economia del Mezzogiorno, basate sulla solidarietà, con l'obiettivo di colmare i divari e non con interventi differenziati di premialità che drenano risorse e futuro verso i territori già sviluppati. Come specifica la circolare all’ANCI di pochi giorni fa, le pratiche relative ai procedimenti autorizzatori ZES dovranno da ora in poi essere presentate, attraverso la piattaforma telematica realizzata da Unioncamere, solo attraverso lo Sportello Unico Digitale ZES - SUD ZES. Sulla scelta del governo Meloni in materia è presto per dare un giudizio esaustivo. Se da un lato permangono le forti perplessità della scelta di accorpare a Roma in un’unica struttura la gestione operativa delle otto Zes costituite nel Mezzogiorno (di cui due in Sicilia), uno dei pilastri della politica AGCI Sicilia riguarda la celerità dei procedimenti burocratici. La piattaforma realizzata da Unioncamere ci induce a dare fiducia nelle procedure telematiche attivate. Sulla reale performance di gestione - conclude Cappadona - ci pronunceremo verificando i fatti. Va precisato che restano escluse e rimangono in capo ai Suap le attività nel settore del commercio».
La ZES unica, istituita dal 1° gennaio 2024, ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.