Primo incontro tecnico promosso dall’assessore regionale all’Agricoltura, on. Luca Sammartino, al suo rientro in Giunta, con le associazioni di categoria del comparto agricolo. La riunione si è tenuta giovedì scorso presso al Palazzo della Regione di Catania, presente anche il direttore generale del Dipartimento Agricoltura, dott. Fulvio Bellomo.
Il tavolo è stato convocato in risposta alle numerose istanze ricevute negli ultimi giorni e ha affrontato i principali nodi che affliggono l’agricoltura siciliana: le proroghe relative ai bandi della vecchia programmazione, l'efficienza dei servizi dei Centri di assistenza agricola-CAA, e i ripetuti malfunzionamenti delle piattaforme informatiche SIAN, AGEA e PSP. L’incontro ha rappresentato un momento strategico di ascolto e confronto, con l’obiettivo di costruire una nuova visione condivisa del comparto agricolo, più moderna, sostenibile ed efficiente.
«Estremamente positivo l'incontro istituzionale con l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino e le associazioni di categoria. Discussi vari temi centrali per il settore agricolo, affrontando in particolare le criticità dei bandi attivi, le problematiche relative ai consorzi di bonifica, le cartelle esattoriali dei consorzi di bonifica, che continuano ad arrivare nonostante la persistente carenza d’acqua per l’irrigazione, la nuova programmazione per lo sviluppo rurale, la crisi strutturale di settore e le nuove filiere produttive». Lo afferma Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia.
Vito Clemense, delegato AGCI Sicilia per le cooperative agricole, ha offerto un’analisi puntuale della crisi strutturale che colpisce l’agricoltura siciliana, con particolare riferimento alla drastica riduzione delle superfici vitate e agrumicole e a una redditività che in molti casi non supera i 2.000 euro per ettaro. Oltre alle necessarie misure di sostegno alle colture colpite, AGCI ha proposto anche di puntare con decisione su nuove filiere produttive ad alta redditività, come avocado, mango, papaya e kiwi, già testate con successo da imprese siciliane, richiamando l’attenzione anche sull’ingresso nel mercato isolano del colosso Chiquita nel comparto delle banane. Clemense per conto di AGCI ha chiesto una revisione della misura SDRA01 (ex misura 4.1), affinché gli investimenti in queste colture vengano sostenuti in modo strutturato, esponendo i ritorni economici stimati tra 20.000 e 25.000 euro per ettaro, cui aggiungere importanti ricadute anche nell’ambito della trasformazione agroalimentare, in grado di incrementare il PIL siciliano e aumentare la competitività internazionale delle imprese agricole
«AGCI Sicilia ha rilevato con soddisfazione un’ampia convergenza su ambiti e priorità d’intervento con le più rappresentative associazioni di categoria», dichiara Michele Cappadona. «Con voto unanime abbiamo richiesto che venga istituito un tavolo di concertazione permanente tra l’Assessorato e le associazioni di categoria. L’obiettivo è gestire in modo più efficiente la spesa pubblica della nuova programmazione, rendere le procedure più snelle e promuovere un’agricoltura più moderna, sostenibile ed efficace. La necessità di rafforzare la competitività dei produttori siciliani impone maggiore controllo alle dogane per garantire il rispetto delle normative europee in tema di qualità e tracciabilità dei prodotti. La valorizzazione delle produzioni locali è una leva fondamentale per difendere l’agricoltura siciliana nei mercati nazionali e internazionali. I consorzi di bonifica continuano a emettere cartelle esattoriali per canoni irrigui non dovuti, in territori dove il servizio è inesistente o gravemente carente. La situazione, ha spiegato Cappadona, è aggravata dalla siccità e dalla scarsità di risorse idriche, che in molte zone non consentono oggi qualsiasi adeguata forma di irrigazione. Rosario Marchese Ragona, presidente di Confagricoltura Sicilia, e Andrea Passanisi, presidente di Coldiretti Catania, hanno denunciato la gestione fallimentare dei consorzi di bonifica e hanno richiesto la loro riforma, che tenga conto delle peculiarità territoriali e delle reali esigenze dei produttori, insieme a una semplificazione delle procedure burocratiche e a un dialogo continuo tra assessorato, consorzi e agricoltori. Sollecitati inoltre investimenti strutturali nella manutenzione delle reti idriche e nella modernizzazione dei sistemi di distribuzione, affinché le aziende agricole possano affrontare con strumenti adeguati le sfide poste dal cambiamento climatico e dalla riduzione delle risorse disponibili».
Segnalati gravi disservizi tecnici legati al funzionamento delle piattaforme AGEA, SIAN e PSP, che rallentano la gestione delle pratiche, impediscono il completamento delle domande e generano ritardi nei pagamenti SAL (Stato Avanzamento Lavori). Graziano Scardino (presidente CIA Sicilia) e Rosario Mascellino (Copagri Sicilia) hanno sottolineato che tali problemi, uniti alla inefficienza dei consorzi di bonifica, stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di numerose aziende agricole, già duramente colpite dalla crisi in corso.
«AGCI Sicilia ha sollevato la questione delle proroghe necessarie per i beneficiari della sottomisura 4.1 dei bandi 2016 e 2020. Molti di questi hanno ricevuto i decreti di finanziamento dopo oltre otto anni, trovandosi già esposti economicamente, colpiti da eventi straordinari come la siccità, i ritardi bancari e l’aumento dei tassi di interesse - continua Cappadona -. In questo contesto, è stata proposta la stipula di un protocollo d’intesa tra l’Assessorato e il sistema bancario, per migliorare il coordinamento nella gestione dei fondi europei di coesione, in particolare quelli gestiti attraverso la BEI (Banca Europea degli Investimenti)».
L’impegno dell’Assessorato: investimenti, fondi e riforme in arrivo
«Abbiamo preso atto con soddisfazione - dichiara Cappadona - che nel suo intervento conclusivo l’assessore Luca Sammartino ha accolto con attenzione tutte le istanze emerse, confermando la volontà di instaurare un confronto costante e strutturato con le rappresentanze agricole. Ha annunciato l’attivazione di un intervento straordinario da 100 milioni di euro, finanziato a livello ministeriale, per la manutenzione e il potenziamento delle infrastrutture e delle reti irrigue, con l’obiettivo di garantire un servizio regolare ed efficiente alle imprese.
Ha inoltre comunicato la piena disponibilità dei fondi per coprire gli investimenti già richiesti dagli agricoltori attraverso le misure ancora attive della vecchia programmazione, tra cui la piu importante 4.1, e ha confermato che l’Assessorato è impegnato a snellire e accelerare le procedure di pagamento.
Un annuncio particolarmente significativo riguarda la volontà di avviare, in concertazione con le associazioni, un servizio regionale autonomo, svincolato da AGEA, per rendere la gestione dei pagamenti più tempestiva, fluida e vicina alle esigenze operative delle aziende.
L’Assessore, ha confermato che - grazie al costante lavoro del dipartimento - la vecchia programmazione sarà completata entro il 31 dicembre 2025, nel pieno rispetto della scadenza concordata con la Commissione Europea, consentendo alle imprese agricole di concludere regolarmente gli investimenti in corso.
Infine, Sammartino ha ribadito l’impegno dell’Assessorato a costruire, insieme alle associazioni di categoria, una nuova programmazione più efficiente, semplificata e orientata alla reale competitività del sistema agricolo regionale.
AGCI Sicilia - conclude Cappadona - guarda con fiducia al prossimo incontro, già programmato entro venti giorni, durante il quale verrà presentata una prima bozza dei bandi riformati».
Credits: AltraSicilia





















































